Pimba

 
Il genere Pimba è abbastanza recente.
Una di quelle nuove musiche popolari commerciali, senza più
contesto, due accordi messi a gratis senza la necessità di
condividere sentimenti e gioie.

La Pimba si suona nelle feste di paese,
spesso con la base del CD e un organetto diatonico che suona per
finta. I testi sono spesso stupidi, al contrario della vecchia e
verace musica tradizionale; la Pimba è un genere di consumo, tratta
di uomini cornuti e mogli premurose.


La Pimba dovrebbe piacere alla gente più semplice, ma ne
impazziscono soprattutto gli studenti di città, forse vi trovano
qualcosa di proibito, di bucolico. Forse i baffi e i doppi sensi di
Quim Barreiros portano allegria come…Elio e le storie tese? No, gli
Elio sono bravi musicisti, raffinati, la Pimba è trash,
“commercial-trash-folk”.

Nel gruppo dove lavoro si suona molta
Pimba, per fortuna con gli strumenti: tastiera, chitarre, basso,
batteria. La Pimba mi sta afflosciando l’orecchio, si auto-canticchia
nel mio cervello ormai ed il mio antidoto è Charles Mingus.

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