Stella d’Aldeia

in lungo e in largo per il Portogallo.
Tra 300 Hz, tagli a 1500 Khz, P.A. da riparare.

Questa è la vita del fonico di piazza,
quello che ascolta i deliri dei musicisti, musicisti che fanno a gara
a sentirsi più forte degli altri sul palco. Questa è vita d’Aldeia
(=villaggio): suonare tutti i giorni in posti sperduti del
Portogallo, paese sperduto per vocazione, interamente composto da
villaggi di poche centinaia di persone o meno o di più…

Poi c`è il camion palco, mai visto in
Italia. Il nostro stage itinerante che si apre e si chiude per
andarsene in giro come un tir. Siamo in 21, da giugno avremo fatto
almeno settanta date: canzoni di lingue straniere ormai imparate a
memoria, assoli sempre uguali e volumi da alzare-abbassare, voci
calanti, stonature, acuti, stupidi balletti, distorsioni chimiche di
due schifosi pod, il mio rullante tanto odiato dai puristi perché
suona funky e non rock ’80, il mio rullante a cui alzo fieramente il
volume…

 

 

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