la “pericolosità” dei blog di paese

Nel mio paesello d’origine ha da poco
aperto un blog, curato da parte dell’amministrazione comunale.
Ovviamente come il loro leader insegna, pensano che anche
dall’interno si possa fare dell’informazione seria ed obbiettiva.
Proprio per questo motivo scrivono male di “videocracy”, non
riescono a capire come il Silvio nazionale abbia influenzato i
costumi dell’italiano medio.

In questi piccolissimi blog di paese si
fa spesso il verso a Silvio, soprattutto con l’offensiva storia di
dare del comunista a chi non è d’accordo, come se tutti quelli che
odiano questo governo siano del PD o vadano a votare per questa
sinistra “rosella”.

Oggi leggo un trafiletto, un sorta di
recensione alla mostra del cinema di Venezia che si conclude
offendendo i Romeni ed affermando spudoratamente che la maggior parte
di loro preferisce al lavoro far prostituire le proprie donne, che
rubano e che fanno dormire come topi i bambini nelle fogne
.

Molto sinceramente, io non riuscirei a
confrontarmi verbalmente con chi ha scritto questo articolo. Me ne
fotto che sarebbe scorretto politicamente, ma come minimo, gli darei
due calci nel culo.

UPDATE: il film in questione è "Francesca", intanto sospeso per questi motivi

Vi lascio con l’intero articoletto
paesano e con l’augurio che questo signore vada a vivere all’estero e
tutti lo prendano per mafioso…da qui:

Se ad un festival cinematografico
non ci sono polemiche che festival è? Puntualmente sono arrivate.
Stiamo parlando del Festival del Cinema di Venezia. La prima giornata
è stata trionfale; il film di Giuseppe Tornatore, Baarìa, è stato
accolto da scroscianti applausi e da unanimi consensi per come è
stato concepito e realizzato. Un affresco della Sicilia di ieri e di
oggi: nel cast anche una bellissima attrice di Pachino, oltre
naturalmente a tanti altri volti noti. Ma la bagarre è scoppiata con
le proiezioni dei film “Videocracy” e, a seguire, “Francesca”,
un film di un regista rumeno, Bobby Paunescu. Ebbene, il primo mette
sotto accusa (tanto per cambiare) il solito Berlusconi, l’origine
di tutti i mali degli ultimi vent’anni, peggio del ventennio di
trascorsa memoria. Il nostro presidente del consiglio, oltre a tutte
le accuse che gli vengono mosse dai cosiddetti  della sinistra
per questioni politiche, adesso viene anche accusato in questo film
di aver stravolto con le sue televisioni  i costumi  e gli
usi degli italiani, facendoci diventare dei burattini in mano ai
mass-media. In pratica, siamo tutti diventati velini e veline; meno
male che alcuni (i soliti intellettuali) resistono e denunciano
questo stato di cose, come ovviamente il regista del film. Vuoi
vedere che gli offrono la candidatura a segretario del PD? Il secondo
film, invece, accusa gli italiani di essere xenofobi, di trattare e 
parlare male dei rumeni presenti in Italia. Perché  a sentire
lui, il regista, i rumeni sono un popolo casto e puro: non è vero
che i maschi di quella nazione, nella maggioranza dei casi,
preferiscono, anziché lavorare, far prostituire le loro donne; e non
è vero che anziché lavorare ingannano il loro tempo a rubacchiare e
ancora che nelle fogne di Bucarest vivono migliaia di bambini come
fossero topi. Il signor Paunescu, anziché occuparsi di come gli
Italiani trattano i suoi connazionali, perché non si occupa di come,
invece, i rumeni trattino i rumeni? E in tutto questo baillame,la
sinistra gongola. Finalmente qualcuno che gliele canta a questi
neo-fascisti reazionari e immorali! Beati loro che si accontentano
del brodo…  tanto alla carne ci arriveranno prima o poi!

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Una risposta a la “pericolosità” dei blog di paese

  1. CP scrive:

    saluti da capitano pippolo!!!

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