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Le scacce®

In provincia di Ragusa esistono dei rustici chiamati “scacce”, ne esistono tanti tipi: al pomodoro (con prezzemolo o cipolla o formaggio), con le melanzane, con la ricotta (con prezzemolo o salsicce), etc. Se le prime signore Siciliane che avevano avuto la brillante idea di inventare questo stupendo piatto si fossero consorziate dicendo: – la nostra lavorazione è segreta, il termine “scaccia” lo usiamo solo noi e cacciate i soldi se volete imparare a cucinare e successivamente a rifare questo piatto –

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piccolo video di un minuto…nato per errore?

un nuovo giochetto!

un piccolo video di un minuto che purtroppo potrebbe essere frainteso. io gioco sempre con mao, mi sta troppo antipatico.

basta con le ambiguità: io ammetto di non voler avere a che fare con gli autoritari!!!

scaricatelo…

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Tra mito e realtà

premessa: purtroppo giorgio non ha richiamato più e quindi non l'ho sentito personalmente 
 
…per fortuna ha chiamato Giorgio u Cuffaru,
il mitico cantautore del mio paese Santa Croce; ha preso il telefono M. e lui si è presentato così: sono Giorgio, il cantautore del paese di A. Lui è un altro dei miei amici alcolizzati, uno piantato dalla moglie che gli ha lasciato pure i suoi tre figli: Gemma, la grande, per fortuna si è sposata giovane ed è andata via di casa, Emilio, grande amante dell’ozio ha ormai credo quindici anni e nessuno gli da un lavoro perché figlio di Giorgio, poi la più piccola (J)Gessica non so cosa fa e cosa farà della sua vita.
Giorgio è una sorta di giullare del paese, uno che quando ti occorre lo usi per farti due risate ma, quando non lo sopporti più puoi anche picchiarlo: tanto lui è fatto di una specie di tessuto elastico e di vino.
Basso, bassissimo, magro ma biodastro, ha un fratello in Francia che alle volte va a trovare; ritorna poi in paese e mi racconta che lì è tutto diverso, che vorrebbe trasferirsi e invece rimane a Santa Croce a fare il bracciante saltuario. Giorgio vorrebbe cantare, comporre musiche e testi. Ha un approccio al testo stile anni sessanta e alla musica, da profano: cioè canticchia e ricorda la melodia da lui inventata (di solito le sue melodie si somigliano tutte). Io l’ho sempre incoraggiato a scrivere e cantare. Una volta l’ho mandato dal sindaco del paese a dirgli di finanziargli un progetto di una registrazione di un disco, il sindaco gli ha detto che voleva incontrare quello che l’ha spedito in Municipio.

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Suonando spesso in giro, mi sono accorto di come sia sempre più difficile parlare di arte come rivoluzione. Una volta, dopo un concerto in un centro sociale, una compagna che stimo molto, mi disse che secondo lei il motivo per cui gli unici a non cercare una certa visibilità sono quelli dei gruppi punk perchè sono veramente incazzati: non chiedono niente in cambio, hanno rabbia da offrire, messaggi forti da esprimere e non intendono usare i posti occupati come trampolino di lancio. Effettivamente quanti musicisti "non punk" avete mai sentito suonare per… che ne so…raccogliere soldi per spese processuali o compagni in carcere? Pochissimi.

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ARTE e RIVOLUZIONE: la consapevolezza del proprio corpo per la rivoluzione

Inizio pubblicando dei miei appunti su DEMETRIO STRATOS. Circa un anno fa, durante un cineforum nel collettivo dove militavo, proposi un dibattitto sul tema "arte e rivoluzione", mi ero anche sbobinato le parti più interessanti del video "cantare la voce" di Stratos…ho già scritto troppo, iniziate a leggere e alla prossima. 

 

ABOLIRE LA PAROLA

perchè ci schiavizza in un discorso stilistico.

Per farla finita col giudizio di dio di antonin artaud (reintepretata da demetri stratos)

– Artaud, primo esempio di ricerca vocale in occidente. Per farla finita col giudizio di dio

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