Installare gdb per Pro Tools nel Mac (2ª parte)

GDB è installato, basta scrivere sul terminale “gdb test”:

ho installato pro tools 9HD da capo, avendo cura di cancellare ogni sua traccia prima della nuova installazione. niente, si blocca alla schermata d’avvio e questo proprio non riesco a risolverlo 🙁

quindi utilizzerò il mio pro tools LE 8.0.4 originale

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perché non credo più a Macao?

…prima o poi lo scriverò…

gli afterhours un pomeriggio a Macao (Torre Galfa)

è ancora troppo presto per affrontare l’argomento razionalmente, per un periodo ho dato tutto me stesso per Macao. I 10 giorni a Torre Galfa rimarranno una delle esperienze più belle della mia vita, potrò sempre dire che -io c’ero- quella mattina del 5 maggio e sarebbe stato bello esserci ancora ma…

quindi è molto difficile, molto ma molto difficile parlarne al momento

Antonio, il (vecchio) fonico Anarchico di Macao

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T.Monk imitatore di cantanti famosi secondo ‘D Repubblica’

tutti in fila cantanti di paese, imitatori, pezzotti, musicisti discount…ma Thelonious Monk che cosa c’entra? Dobbiamo spiegargli di chi stanno parlando?

 

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Installare gdb per Pro Tools nel Mac (1ª parte)

Pro Tools è uno standard arrivato alla versione 10. Io ho comprato nel 2009 con una scheda Avid il Pro Tools LE 8.0.4 e dopo un mese è uscito il Pro Tools 9 che non aveva più bisogno di hardware proprietario.

Comprerei pure Pro Tools 10 ma costa circa 300 euro e non me lo posso proprio permettere (anche perché avrei bisogno prima di un computer nuovo), inoltre io uso Pro Tools e anche se ho lavorato con Logic Pro e Cubase per anni, adesso voglio solo lui!

Scaricare un Pro Tools per Mac funzionante illegalmente è molto difficile per via di Ilok. Nelle versioni che avrete scaricato avrete letto le istruzioni del foglio di testo chiamato di solito “Readme”:

 

Install instructions:

0. Make sure you have gdb installed. Test by typing “gdb test” into terminal.

1. Uninstall any versions of Pro Tools that are already installed

2. Install Pro Tools, Complete Production Tookit 2 and HEAT (in the optional installers folder) from the full iso. Download from here.

3. Use the [K]’ed installer to overwrite the necessary files

4. Launch Pro Tools from the loader and everything should work as expected

 

Il mio problema è stato non trovare “gdb” installato nel computer:

-apro un terminale e scrivo “gdb test”

-la risposta è “commando not found”

Come installare gdb?

 Scarica Xcode per la propria versione sul sito della apple:

installare Xcode, aprirlo e cliccare su Preferences—–>Downloads—->Components ed installare “Command Lines Tools”.

Finita l’installazione che impiegherà un po’, chiudere Xcode

Scaricare ed installare Macports per la propria versione in .pkg

aprire un nuovo terminale e scrivere: “sudo port -v selfupdate” e dopo: “sudo port install gdb”, premere invio e vi chiederà la password di sistema.

Alla fine del processo potrete aprire un terminale e scrivere “gdb test”: questa volta gdb risulterà installato, adesso possiamo procedere ad installare Pro Tools.

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tutta colpa degli anarchici

La vecchia storia degli anarchici inaffidabili, rompiballe, provocatori, distruttivi, nichilisti, contro a prescindere, indomabili, irreperibili, incontenibili, funziona sempre e in tutti i contesti.

La storia degli anarchici la utilizzano i governi quando vogliono attuare la strategia della tensione, la utilizzano i vari rivoluzionari o gli scrittori come Hemingway in ‘per chi suona la campana’, la utilizzano i datori di lavoro progressisti come ricordavo QUI e la utilizzano i compagni di viaggio come pretesto per cercare di affossarti.

Non si rendono conto però che il definire ‘troppo anarchico’ un anarchico non viene recepito come un’offesa, anzi; inoltre questi compagni di viaggio, mettono in mostra il loro essere autoritari, rispettosi di certe gerarchie di cui non si può parlare perché formalmente si pratica l’orizzontalità.

 

Penso sia un meccanismo comune, soprattutto in ambiente politicamente non omogenei. Oggi si sente molto l’esigenza di praticare l’orizzontalità, dovuta anche ai movimenti internazionali come ‘occupy’, che prendono spunto da pensatori anarchici ma questo non si dice in giro.

Purtroppo però, nella pratica, le gerarchie o il fare autoritario di alcuni individui è in agguato; spesso è indiretto, ma basta che giri l’angolo è trovi già qualcuno che si è preso ed ha dato dei ruoli e dei titoli, come il responsabile di qualcosa o il -se non ci fossi io, tutto sarebbe più difficile-.

 

Spesso questi atteggiamenti derivano da una certa formazione risalente ai partiti politici di sinistra o a certi luoghi occupati o all’educazione ricevuta in famiglia o ai cartoni animati giapponesi, per non parlare dei telefilm anni ’80 (basta con queste stronzate, sii serio!).

Altre volte sono caratteriali, altre volte è puro arrivismo che si manifesta nella più sfrenata competitività. Ci sono persone, anche valide, colte ed intelligenti che non riescono, sicuramente per insicurezza, a non entrare in competizione per dimostrare quello che valgono. Minchia è terribile! Proprio non riesco a capire perché ovunque questo problema deve essere affrontato, per ovunque intendo non gli spazi ufficiali del sistema, ma dei posti liberati, occupati, autogestiti, etc.

tanto per non apparire l’anarchico senza peccato che scaglia la prima pietra, sottolineo che questi meccanismi li ritrovi anche in circuiti prettamente libertari.

 

Non c’è scampo all’autorità? L’alternativa deve per forza essere solamente un estremo freakkettonismo del ognuno suona i bonghi, fuma, piscia e caca (lui e il cane) dove cazzo vuole?

Io non ci credo.

Sarò sempre il solito anarchico rompicoglioni che non vuole decidere tutto lui, ma non permette che certi meccanismi diventino regola in movimenti dove si parla tanto di orizzontalità. Questa gente ha un mondo intero dove può fare carriera e competere con altri individui simili. Lasciateci realmente condividere le passioni, il lavoro, le esperienze senza leader, ruoli e titoli.

 

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