prima lo Special, prima ancora la vespa
a 4 marce, poi il PK, poi il PK Rush, poi la vespa N e quando hanno
fatto la vespa V si sono ridotti a una merda; però la vespa N
faceva già molto cacare, era bellina esteticamente almeno.
Vista si impalla, non vuole i programmi
craccati, non legge il mio vecchio modem manta USB: ma lo tengo solo
perchè è l’unica cosa originale del mio PC?
Mi sa che ritorno a linux ma devo
procurarmi pure una copia di XP
Freakin nice blog .. looking forward to further posts.
sai che lo immaginavo proprio così…oggi anche l’ultimo dei personaggi televisi se la tira. sono passati pochissimi anni e nessuno ha più voglia di impegnarsi seriamente in qualcosa. l’immagine è troppo importante da gestire!
Ho 49 anni, e, negli anni ’70, quando c’era qualche concerto noi ragazzi di allora ci qualificavamo al mattino di fronte ai mitici locali x dare una mano a scaricare gli strumenti. Ottenevamo in cambio una piccola diaria e il privilegio di vivere una giornata speciale con la possibilità di conoscere i nostri “idoli” affiancondo per 1 soffio le loro “straordinarie” esistenze.
Col tempo conoscemmo piuttosto bene i componenti , i tecnici turnisti, delle varie organizzazioni “Live” , e i membri più disponibili delle band maggiormente “on the road”.
Alcuni personaggi ,anche decisamente secondari avevano una certa “puzza sotto il naso”, altri spiazzavano x la loro decisa apertura .
Ho ancora vivo il ricordo di Demetrio Stratos mentre mi spiega le caratteristiche di quello strano strumento a percussione ,senza nessuna enfasi culturale ,ma con la semplicità che possono avere i ragazzi quando crescendo insieme partecipano le loro scoperte per farne comune esperienza. Rispetto a Lui io ero cronologicamente un “pivello”, al di là del fatto che si trattava comunque di un affermato esponente dell’avanguardia musicale internazionale.
Ma il suo aproccio ha azzerato ogni ” GAP ” ,annullando ogni possibile tensione. Sembrava davvero un momento di condivisione quotidiana con un tranquillo e un pò timido amico.
Ancora ho viva la sensazione di una certa ” FANCIULLEZZA ” che trasmetteva quel grande (anche fisicamente) UOMO, che malgrado l’impegno sicuramente oneroso del concerto serale, si metteva così naturalmente a disposizione.
Ciao. Gianfranco. Genova.