tutti in fila cantanti di paese, imitatori, pezzotti, musicisti discount…ma Thelonious Monk che cosa c’entra? Dobbiamo spiegargli di chi stanno parlando?
tutti in fila cantanti di paese, imitatori, pezzotti, musicisti discount…ma Thelonious Monk che cosa c’entra? Dobbiamo spiegargli di chi stanno parlando?
e si oggi è festivo, dovevano pure scrivere qualcosa 😉
La pagina è dedicata alle copertine brutte dei dischi, e forse Monk non è esteticamente uno spettacolo sulla cover di “Monk’s Moods” per chi è abituato al volto sofferentemente riflessivo dei Duran Duran o alle pose del leaderismo urbano di Jay-Z e della sua accolita.
Il punto è che “Monk era il classico personaggio che non poteva e non voleva accettare cazzate” [Miles Davis, “Miles. L’autobiografia”]; quindi, come non ce ne siamo curati ieri mentre ascoltavamo/suonavamo “Straight No Chaser”, non stiamo a curarci troppo oggi di queste amenità – in fondo dovranno pur riempire questi giornalini di qualcosa per evitare di parlare di manifestazioni, scioperi e rivolta sociale tout-court.
Un saluto. Più jazz negli spazi occupati