…io preferisco non
studiare tecnica vocale, perché la mia voce non deve cambiare. Anche
se la perderò presto almeno rimango con la mia bella voce…
questa
frase, di una persona che conosco, è l’essenza del luogo comune
sullo studio della tecnica in generale. Questa persona d’inverno ha
la media di tre spettacoli a settimana, canta almeno per un’ora a
concerto in uno spettacolo di minimo tre ore. Questa persona ad
agosto avrà circa ventotto date, arriverà a fine mese completamente
afona e credo che subirà anche dei danni irreversibili (se pur
minimi) alla sua “bellissima” voce.
Questa
persona ha un’estensione vocale minima, canta bene su un registro,
quello che le viene più naturale; la sua è una voce di mezzo
soprano ma non riesce a cantare note medio-gravi, causa mancanza di
allenamento e tecnica.
Ho
iniziato con un esempio reale, proprio per far meglio capire quanto
male può fare l’ignoranza a se stessi. Una cantante convinta che
studiare tecnica vocale le cambierebbe la voce, disposta invece a
perdere la bellezza naturale della sua voce in pochi anni.
Attenzione,
qui non parliamo di persone che cantano sotto la doccia, di suonatori
della domenica, di convinti “anti-tecnica”; ma di chi fa 150 date
l’anno in un gruppo di musica pop.
Diciamo
subito che cacciare soldi per anni, pagare un insegnante di canto per
anni, senza ottenere risultati è inutile. Se una persona si impegna
un minimo nello studio della tecnica, se il professore non è un
“fotti soldi”, già dopo tre mesi i risultati sul modo di
respirare si vedono e come. La respirazione corretta è la cosa più
importante, la prima conquista, dopo arriva la conoscenza del proprio
corpo come strumento sonoro.
Conoscere
il proprio corpo come strumento sonoro è difficile, ammettiamolo,
serve esperienza da musicista, intelligenza, curiosità, passione;
sarebbe ideale che tutti i cantanti, anche quelli più pop, avessero
questa conoscenza, ma se ne può fare anche a meno. L’importante è
domare la respirazione, allenare i muscoli coinvolti, emettere solo
il necessario, tenere a bada gola e spalle.
Inoltre
chi è già musicista ed inizia a cantare di sicuro ha una marcia in
più.
Ho
dato per scontato una corretta intonazione, cosa che si può
“allenare” anche da soli.
Come
capire se un insegnante di canto è un ladro o no?
Dal
tempo che vi fa perdere. Il prof. deve essere in grado di farvi
scoprire tramite esempi e sensazioni, come il vostro corpo lavora;
deve puntare solamente sul farvi respirare bene. Ma attenzione, molte
volte il problema non è l’insegnante ma l’allievo. Spesso gli
allievi di canto non riescono ad apprendere, inoltre non avendo uno
strumento esterno come una chitarra, diventa difficile capire se la
colpa è del professore ladro o dell’allievo.
In
conclusione, studiare tecnica vocale è importante per chi canta a
livello professionale; studiare tecnica vocale è importante per chi
vuole occuparsi di ricerca vocale, avendo gli strumenti per
oltrepassare la tecnica canonica per inventarne una propria o, più
semplicemente, andare oltre…
la foto dello stupendo rack della Joemeek