il caso Spampinato, spettacolo patrocinato…

sul caso Spampinato indaga da parecchio tempo il giornalista Carlo Ruta.

Ruta ha subito l’oscuramento del suo
sito
da parte della legge e vi consiglio di guardarvelo e
sfogliarvelo questo sito mentre è online:
http://www.leinchieste.com/prima_pagina.html

(il sito di scorta veramente).

 

Questa sera al Castello di Donnafugata
(RG), ci sarà uno spettacolo dedicato al “caso Spampinato”. La
cosa che trovo veramente di cattivo gusto è lo sponsor della banca
agricola di Ragusa all’evento
: un po’ come se Bush desse soldi ad
Emergency!

 

 

Per farvi capire
qualcosa, ho trascritto alcune righe di un’intervista a Ruta dove
parla del procuratore di Ragusa Agostino Fera di cui il patrocinatore
legale è l’avvocato Carmelo Di Paola, presidente dei provirbiri
della banca agricola di Ragusa….buona lettura….

Chi era, su cosa indagava Giovanni Spampinato? E
soprattutto, cosa resta di oscuro sull’assassinio del giornalista? Ci
sono gli elementi per riaprire l’inchiesta?

"Govanni Spampinato era un giovane cronista de "L’Unità"
e de "L’Ora" che da Ragusa, usando il fiuto oltre alla
razionalità, nei primi anni settanta aveva perfettamente compreso
che nell’est siciliano, da Catania a Siracusa, da Ragusa a Gela,
c’erano troppo conti che non tornavano, troppe cose da capire e da
scoprire. E s’impegnò in tal senso, firmando inchieste memorabili".

"Fu il primo a indagare su aspetti degenerativi
tradizionalmente taciuti e rimossi, come il contrabbando di reperti
archeologici fra la Sicilia e la Grecia, che in quegli anni avveniva
con l’ausilio di importanti emissari dei colonnelli a Siracusa. Fu,
con altri cronisti de "L’Ora," fra i primi in Italia ad
avvertire e a spiegare i nessi che andavano stabilendosi fra ambienti
malavitosi, mafia e trame neofasciste".

"E non è poca cosa se si considera che solo negli anni
ottanta, dopo le prime deposizioni di alcuni rei confessi, venne
ufficialmente alla luce l’esistenza di un patto eversivo fra il
neofascista Valerio Borghese e i vertici della mafia
siciliana. Ovviamente ci sarebbe tanto altro da dire sul giornalismo
di Giovanni Spampinato".

"Per tanti motivi andrebbe meglio ricordato in questo paese,
come Placido Rizzotto, Peppino Impastato e numerosi altri. Su
"accadeinsicilia" si è cercato quindi di rendergli
giustizia. D’altra parte, reggono ancora troppi insoluti sulla sua
uccisione e su quella di un ingegnere del MSI, Angelo Tumino, che ne
fu in diretto antecedente. Ed esistono in effetti gli elementi perché
si possa riaprire l’intero caso in senso giudiziario. Ma chi dovrebbe
farlo oggi? Il procuratore della Repubblica Fera, che, con i suoi
colleghi, già allora, da sostituto, fu denunziato dalla stampa
democratica italiana come insabbiatore?"

La richiesta del provvedimento è stata chiesta
dall’avvocato Carmelo Di Paola. Lo stesso avvocato Di Paola, mi
corregga se sbaglio, è presidente dei probiviri della Banca Popolare
di Ragusa, patrocinatore di un’impresa del Sud Est siciliano, ed
anche il patrocinatore legale del Procuratore della Repubblica,
Agostino Fera, in alcuni processi che lo interessano, in Sicilia e
fuori la Sicilia. Cosa significa tutto questo? In merito a ciò, in
una recente intervista ha affermato che si è arrivati a delle
conclusioni, supportate da documenti e testimonianze. A cosa si
riferiva?

"L’avvocato Carmelo Di Paola è in effetti uno dei maggiori
elementi di contatto dei potentati che reggono l’area. E’ socio
forte, presidente dei probiviri e patrocinatore legale della BAPR. E’
risultato patrocinatore della Ellepi srl di Ragusa in un
fosco affare miliardario contratto con esponenti della destra
berlusconiana sotto l’egida della Provincia Regionale. E’ infine
patrocinatore legale del procuratore della Repubblica Agostino Fera
in processi che, a vario titolo, interessano quest’ultimo".[…]

 

 

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