Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini

ho iniziato un nuovo lavoro che è quello del montaggio dei matrimoni, spero che possa andare e che riesca a guadagnare qualche soldino. montanto, montando, una signora in chiesa legge la "lettera di san Paolo apostolo agli Efesini". Mi ricordo bene di san paolo,avevo già riportato una delle sue fascistissime lettere da qualche parte e la riporto in basso a questo articolo; san paolo era un romano che passò la vita a perseguitare i cristiani, poi rincoglionì, divenne cristiano ed andò in giro per il mondo a portare la parola del vangelo:è un po’ la storia di giovanni lindo ferretti…buona lettura.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini.

Fratelli, siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo. Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto.
E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell’acqua accompagnato dalla parola, al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunchè di simile, ma santa e immacolata.
Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso.
Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo.
Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Quindi anche voi, ciascuno da parte sua, ami la propria moglie come se stesso, e la donna sia rispettosa verso il marito.
   
ho cercato velocemente quella parte delle lettere dove paU dice alle
donne di coprirsi il capo e agli uomini no; con stupore ho scoperto
che una donna con i capelli corti non è obbligata a pregare col capo
coperto.

sotto, troverete dei frammeti interessanti sull’inesistenza nel nuovo
testamento dalla figura del prete. paU consiglia di dedicarsi
totalmente a dio ma se non c’è la fai sposati e non ti rincoglionire.

 

11

1Fatevi miei imitatori, come io lo sono di Cristo.

2Vi lodo poi perché in ogni cosa vi ricordate di me e conservate le
tradizioni così come ve le ho trasmesse. 3Voglio però che sappiate che
di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l’uomo, e capo di
Cristo è Dio. 4Ogni uomo che prega o profetizza con il capo coperto,
manca di riguardo al proprio capo. 5Ma ogni donna che prega o
profetizza senza velo sul capo, manca di riguardo al proprio capo,
poiché è lo stesso che se fosse rasata. 6Se dunque una donna non vuol
mettersi il velo, si tagli anche i capelli! Ma se è vergogna per una
donna tagliarsi i capelli o radersi, allora si copra.

7L’uomo non deve coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria di
Dio; la donna invece è gloria dell’uomo. 8E infatti non l’uomo deriva
dalla donna, ma la donna dall’uomo; 9né l’uomo fu creato per la donna,
ma la donna per l’uomo. 10Per questo la donna deve portare sul capo un
segno della sua dipendenza a motivo degli angeli. 11Tuttavia, nel
Signore, né la donna è senza l’uomo, né l’uomo è senza la donna;
12come infatti la donna deriva dall’uomo, così l’uomo ha vita dalla
donna; tutto poi proviene da Dio. 13Giudicate voi stessi: è
conveniente che una donna faccia preghiera a Dio col capo scoperto?
14Non è forse la natura stessa a insegnarci che è indecoroso per
l’uomo lasciarsi crescere i capelli, 15mentre è una gloria per la
donna lasciarseli crescere? La chioma le è stata data a guisa di velo.
16Se poi qualcuno ha il gusto della contestazione, noi non abbiamo
questa consuetudine e neanche le Chiese di Dio.

Vi ho scritto nella lettera precedente di non mescolarvi con gli
impudichi. 10Non mi riferivo però agli impudichi di questo mondo o
agli avari, ai ladri o agli idolàtri: altrimenti dovreste uscire dal
mondo! 11Vi ho scritto di non mescolarvi con chi si dice fratello, ed
è impudico o avaro o idolàtra o maldicente o ubriacone o ladro; con
questi tali non dovete neanche mangiare insieme. 12Spetta forse a me
giudicare quelli di fuori? Non sono quelli di dentro che voi
giudicate? 13Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio
di mezzo a voi!

Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, 10né
effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né
maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.

11E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati
santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo
e nello Spirito del nostro Dio!

san paolo non parla della figura dei preti, consiglia:
7
1Quanto poi alle cose di cui mi avete scritto, è cosa buona per l’uomo
non toccare donna; 2tuttavia, per il pericolo dell’incontinenza,
ciascuno abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito.

3Il marito compia il suo dovere verso la moglie; ugualmente anche la
moglie verso il marito. 4La moglie non è arbitra del proprio corpo, ma
lo è il marito; allo stesso modo anche il marito non è arbitro del
proprio corpo, ma lo è la moglie. 5Non astenetevi tra voi se non di
comune accordo e temporaneamente, per dedicarvi alla preghiera, e poi
ritornate a stare insieme, perché satana non vi tenti nei momenti di
passione. 6Questo però vi dico per concessione, non per comando.
7Vorrei che tutti fossero come me; ma ciascuno ha il proprio dono da
Dio, chi in un modo, chi in un altro.

8Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere
come sono io; 9ma se non sanno vivere in continenza, si sposino; è
meglio sposarsi che ardere.

10Agli sposati poi ordino, non io, ma il Signore: la moglie non si
separi dal marito – 11e qualora si separi, rimanga senza sposarsi o si
riconcili con il marito – e il marito non ripudi la moglie.

12Agli altri dico io, non il Signore: se un nostro fratello ha la
moglie non credente e questa consente a rimanere con lui, non la
ripudi; 13e una donna che abbia il marito non credente, se questi
consente a rimanere con lei, non lo ripudi: 14perché il marito non
credente viene reso santo dalla moglie credente e la moglie non
credente viene resa santa dal marito credente; altrimenti i vostri
figli sarebbero impuri, mentre invece sono santi. 15Ma se il non
credente vuol separarsi, si separi; in queste circostanze il fratello
o la sorella non sono soggetti a servitù; Dio vi ha chiamati alla
pace! 16E che sai tu, donna, se salverai il marito? O che ne sai tu,
uomo, se salverai la moglie?

25Quanto alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un
consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita
fiducia. 26Penso dunque che sia bene per l’uomo, a causa della
presente necessità, di rimanere così. 27Ti trovi legato a una donna?
Non cercare di scioglierti. Sei sciolto da donna? Non andare a
cercarla. 28Però se ti sposi non fai peccato; e se la giovane prende
marito, non fa peccato. Tuttavia costoro avranno tribolazioni nella
carne, e io vorrei risparmiarvele.

29Questo vi dico, fratelli: il tempo ormai si è fatto breve; d’ora
innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero;
30coloro che piangono, come se non piangessero e quelli che godono
come se non godessero; quelli che comprano, come se non possedessero;
31quelli che usano del mondo, come se non ne usassero appieno: perché
passa la scena di questo mondo! 32Io vorrei vedervi senza
preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore,
come possa piacere al Signore; 33chi è sposato invece si preoccupa
delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, 34e si trova
diviso! Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle
cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna
sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere
al marito. 35Questo poi lo dico per il vostro bene, non per gettarvi
un laccio, ma per indirizzarvi a ciò che è degno e vi tiene uniti al
Signore senza distrazioni.

36Se però qualcuno ritiene di non regolarsi convenientemente nei
riguardi della sua vergine, qualora essa sia oltre il fiore dell’età,
e conviene che accada così, faccia ciò che vuole: non pecca. Si
sposino pure! 37Chi invece è fermamente deciso in cuor suo, non avendo
nessuna necessità, ma è arbitro della propria volontà, ed ha
deliberato in cuor suo di conservare la sua vergine, fa bene. 38In
conclusione, colui che sposa la sua vergine fa bene e chi non la sposa
fa meglio.

39La moglie è vincolata per tutto il tempo in cui vive il marito; ma
se il marito muore è libera di sposare chi vuole, purché ciò avvenga
nel Signore. 40Ma se rimane così, a mio parere è meglio; credo infatti
di avere anch’io lo Spirito di Dio.

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3 risposte a Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini

  1. arte scrive:

    anatema su di me

  2. Erry scrive:

    Blasfemo, pensi di essere un granduomo, bestemmiando e dicendo parolacce, BRAVO 7+, Dio ti ama e a dato suo figlio Gesu’ per te! Duio odia il peccato ,ma ama il peccatore RAVVEDITI!
    Paolo non “rincoglionì” ma incontro Gesu’ il Signore e divenne suo Apostolo sino alla morte, medita e invoca il Signore, non te ne pentirai.
    Dio ti bendica

  3. Giovanni scrive:

    …..non aveva tutti i torti, perché: montando montando passa la fame la sete e la malinconia.
    Io avevo un amico che era oberato dai debiti, dalla prorasi e dalle emorroidi; egli riuscì a dimenticare tutto montando montando. Ed ebbe anche la fortuna che non gli venne mai il callo allo strumento…..
    Giovanni dalle bande nere.

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