da GIULIANO di Gore Vidal

Massimo parla a Giuliano […] «ora i cristiani vorrebbero imporci un mito rigido e definitivo su cose che sappiamo varie e stranissime. No, non è nemmeno un mito, perché il Nazareno è esistito in carne e ossa mentre gli dei che noi adoriamo non sono mai stati uomini; sono piuttosto qualità e poteri divenuti poesia, perché potessimo ricavarne insegnamento. Con il culto dell’ebreo morto, la poesia è finita. I cristiani vorrebbero rimpiazzare le nostre bellissime leggende con la fedina penale di un rabbino riformatore. Con questo materiale improbabile sperano di creare una sintesi definitiva tra tutte le religioni conosciute. Si appropriano delle nostre festività. Trasformano le divinità locali in santi. Prendono a prestito i nostri riti misterici, soprattutto quelli di Mitra. I sacerdoti di Mitra vengono chiamati “padri”? Ebbene, i cristiani chiamano “padri” i loro sacerdoti. Ne imitano persino la tonsura, sperando di fare colpo sui convertiti con i simboli di un culto più antico. Adesso hanno cominciato persino a chiamare il Nazareno “salvatore” e “guaritore”».

Giuliano. «Ma in Mitra non c’è nulla che eguagli il mistero cristiano», obiettai, facendo l’avvocato del diavolo. «E l’Eucaristia? Il fatto di mangiare pane e vino, quando Cristo ha detto: “ chi mangia il mio corpo e beve il mio sangue otterrà la vita eterna”?». Massimo sorrise. «Non tradirò alcun segreto di Mitra dicendoti che anche noi partecipiamo a un pasto simbolico, ricordando le parole del profeta persiano Zarathustra che disse a coloro che adoravano l’ Unico dio, e Mitra: «chi mangia il mio corpo e beve il mio sangue sarà una cosa sola con me e io con lui, e conoscerà la salvezza”. Queste parole sono state pronunciate sei secoli prima della nascita del Nazareno». […] Prisco. […] è una strana storia, e non esiste una spiegazione soddisfacente del comportamento di Giuliano. Naturalmente, lui sosteneva che il settarismo del vescovo Giorgio lo aveva disgustato fin da ragazzo, e che Porfirio e Plotino gli avevano aperto gli occhi sull’assurdità delle pretese cristiane. Bene, bravo. Ma allora perché ricorrere a qualcosa di altrettanto assurdo? D’accordo, nessun uomo istruito riesce ad accettare l’idea che un rivoluzionario ebreo sia dio. Ma dopo aver respinto questo mito, come si può credere che il dio-eroe persiano, Mitra, sia nato da una luce che colpì una roccia il 25 dicembre, sotto gli occhi di alcuni pastori? (Mi dicono che ultimamente i cristiani hanno aggiunto questi pastori alla nascita di Gesù). […] Tra la storia di Mitra e il seguito cristiano io non vedo differenze sostanziali. Certo, il codice di comportamento mitraico è più ammirevole di quello cristiano. I ritraici credono che un’azione giusta sia più importante della contemplazione. Celebrano virtù antiche come il coraggio e la padronanza di sé. Sono stati i primi ad insegnare che la gentilezza è forza. Tutto ciò è preferibile all’isteria cristiana, che oscilla tra il massacro degli eretici e una pavida rinuncia al mondo. Inoltre un mitraico non può essere assolto dai suoi peccati con una semplice spruzzata d’acqua. […]
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