arte- Cesare Basile: #nosiae veramente
- occupato museo di arte contemporanea in Portogallo
- #nosiae solo a parole?
- totalmente privi di senso dello stato
- Tiziano Ferro omaggia veramente Satana
- Colapesce e gli altri intellettualicchi
- #noTav nel 2006 ho suonato a La Credenza, un mio ricordo
- marcha das vadias (SlutWalk)
- Brasile: donna dentro un cassonetto, tifosi buttano immondizia
- i media brasiliani e il vandalismo
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A lametta ntà l’arcova e cammarinu
Questo è il primo anno, il primo inverno che mi rado. Un giorno si ed uno no, di rado e senza contropelo. Il clima mite di questo inverno mi ha fatto decidere di provare la sensazione di freschezza del dopobarba anche d’inverno; poi, è bello anche sentire il rumorino che la barba incolta ti fa quando ci passi il dito.
Il piccolo, questo figlio di dieci giorni, si è trasferito finalmente nella sua prima casa: occupata, stretta ma accogliente.
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La lametta e l’Americano (del 15 novembre 2005)
Il taglio del capello mi ricorda le ventate di cambiamento che ho sempre cercato di attuare all’interno del mio primo pelo. Soprattutto oggi che credo di essermi innamorato, la necessità di un netto taglio è stato il primo pensiero che mi è passato per la mente; certo, non faccio un cazzo già da qualche mese, mi sveglio tardi, passeggio, vado al bar, così da permettermi anche un nuovo look.
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Il mio amico Giummy era un famoso meccanico
mio cugino rinus si sta sempre più politicizzando; anche lui ha capito che la nostra musica non può fare a meno di mangiare sovversivi con le scarpe o senza, con la sciarpa e con gli stivali. La prima volta che mangiai un "sovversivo", ero maledettamente giovane, avevo ancora il sorriso puro di chi non ha mai sbattuto la faccia per terra sfregiandosi.
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è nato Luigi
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Consigli per le feste: espropriazione delle urine
Le allucinazioni si possono raggiungere con l’assunzione di sostanze ma anche con il digiuno; nella civiltà Europea si è sempre cercato dio con il digiuno (o, peggio ancora, con la flagellazione): santi nel deserto, non mangiano da giorni e giorni provando visioni degne della più pura mescalina.
Più semplicemente in America l’uso del peyotl avvicina dio senza rinunce alimentari o dolori fisici. Artaud racconta dei banchetti a base di peyotl dei ricchi, i quali, dopo l’assunzione del cactus, depositavano all’esterno delle loro abitazioni i vasini da notte con le urine. Il principio attivo del peyotl non si disperde: la prima pisciata dopo averlo metabolizzato è tremendamente allucinata.
Usanza del popolo era quella di andare a bere dai vasini lasciati dai ricchi dopo un banchetto a base di peyotl. Questo potrebbe essere un buon consiglio per passare in modo diverso le vostre feste: auguri e buone allucinazioni a tutti.
Seguono: appunti sulle allucinazioni in compagnia di Aldous Huxley (le porte della percezione, paradiso e inferno) e Sant’ Antonio Abate
Consigli. A.Artaud: al paese dei Tarahumara
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