
Giovinezza
Vivevo
a Roma, dopo due anni di repressione da sgradita convivenza, trovai
la scusa di andar a cercare lavoro a Londra perché non andava
più con quella ragazza.
A
Londra trovai uno dei lavori più di merda che esistano per un
musicista (e non) che usa le mani: il lavapiatti; ero l'ultimo
arrivato ed il ragazzo Nigeriano, penultimo arrivato, mi cazziava
tutto il tempo dicendomi solo una parola: -wash!-
Sarà
stato il 2000, si mi ricordo il capodanno passato nella piazza del
mio paese dove suonavano il liscio, lo spumante offerto dal sindaco e
poi un bar con amici ormai tutti dispersi. Io partivo dopo due giorni
per Londra, volevo cambiare vita: mi ero tagliato i capelli e tolto
gli orecchini.
In
questo ristorante Londinese, con personale internazionale (incluso un
fascistello italiano a cui prestai 3 sterline), si teneva ovviamente
la radio accesa in cucina. Tutte le mattine, intorno alle 11.00,
passavano un pezzo che iniziava con un sinth martellone, ricordo solo
questo e non ho più idea di come facesse tutta la canzone.
Mi
ero convinto che quello era il nuovo singolo dei Radiohead, lo
trovavo interessante; poi, tornato in Italia, mio fratello aveva il
CD dei Muse e capì che un gruppo aveva scopiazzato i Radiohead
(i Muse verranno poi copiati dalle Vibrazioni, copiati dai Negramaro
e così via fino ad arrivare ai Pooh che c'entrano sempre).
Ora
e sempre pirateria
Ammetto
che ho scaricato tutti i dischi dei Radiohead, li ho ascoltati anche
bene, incluso quello solista di Thom Yorke. Continua a leggere→