I ricercatori li hanno identificati come i più antichi strumenti musicali conosciuti in tutto il mondo.
I flauti, costruiti con ossa di uccelli e avorio di mammut, provenienti da una cava nel sud della Germania, dimostrano come l’uomo moderno, Homo sapiens, viveva già in Europa. Gli scienziati hanno utilizzato la datazione al carbonio per dimostrare che i flauti risalgono a 42.000, 43.000 anni fa.
La ricerca è stata pubblicata nel Journal of Human Evolution.
Un team guidato dal prof Tom Higham dell’università di Oxford ha ritrovato i resti di ossa di animali e i flauti negli stessi strati di terra nella cava Geissenkloesterle in Germania a Swabian Jura.
Il Prof Nick Conard è il ricercatore dell’Università di Tubinga che nel 2009 aveva trovato il più antico strumento, anche lui ha preso parte a questi scavi e dice: “Questi risultati dimostrano come le nostre ipotesi sul fatto che le rive del Danubio erano un corridoio fondamentale per il movimento degli esseri umani e delle innovazioni tecnologiche in Europa centrale tra 40000 e 45000 anni fa sono fondate.”
“Geissenkloesterle è una delle numerose cave della regione dove sono stati prodotti importanti esempi di ornamenti personali, arte figurativa, immagini mitiche e strumenti musicali.”
Gli esperti dicono che gli strumenti musicali possono essere stati usati in attività ricreative o per riti religiosi.
Alcuni ricercatori hanno sostenuto che la musica può essere stato un fattore di vantaggio per la sopravvivenza dell’uomo moderno rispetto a quelli di Neanderthal, estinti in molte parti d’Europa 30.000 anni fa.
La musica potrebbe aver giocato un ruolo nell’allargamento e il mantenimento dei contatti sociali, così da aver contribuito all’espandersi nel territorio a scapito dei più conservatori uomini di Neanderthal.
I ricercatori dicono che questi umani moderni siano arrivati nella zona della cava Geissenkloesterle, nella regione superiore del Danubio, prima di una fase climatica estremamente fredda circa 39,000-40,000 anni fa.
In precedenza, i ricercatori avevano sostenuto che gli esseri umani moderni fossero migrati nelle rive del Danubio solamente dopo questo evento.
“Gli esseri umani moderni erano già in Europa centrale da almeno 2000-3000 anni prima di questo deterioramento climatico, quando nell’Atlantico settentrionale si sono staccate enormi lastre di ghiaccio provenienti dagli iceberg e le temperature sono collassate”, ha detto il prof Higham.