Anno: 2009
Regia: Dennis Gansel
L’onda è un film nuovo, appena uscito
in DVD e scaricabile tranquillamente tramite torrent. Di questo film
ho letto solamente recensioni negative, quasi tutte tese a condannare
il film per la troppa semplicità e per una storia che non centra il
bersaglio.
Io, invece, l’ho apprezzato molto.
Forse proprio per questa semplicità, per la fluidità della
narrazione. Non so, in Italia si pensa che un film dai temi
importanti debba essere per forza roba da intellettuali; questo film
può vederlo chiunque, senza annoiarsi. Lo si può vedere anche
stanchissimi e capire chiaramente tutto quello che succede.
Parla di un prof di liceo ex squatter a
Berlino, alle prese con una settimana tematica a scuola. Non gli
lasciano fare le lezioni sull’anarchia e gli toccherà di spiegare ai
propri allievi l’autocrazia.
Prima lezione, il prof inizia a
spiegare cosa è la dittatura, quando si accende un dibattito con gli
allievi convinti che in Germania sarebbe impossibile una nuova
dittatura proprio a causa degli insegnamenti del passato.
Da qui l’idea di ricreare un regime a
“scopo didattico” durante le lezioni: il prof diventa il
dittatore, tutti indosseranno camicia bianca e jeans, adotteranno un
saluto e molte altri “classici” della cultura totalitaria.
In pochissimo tempo tutti, allievi e
prof, si lasciano prendere la mano, si convincono della loro
posizione, si coalizzano anche all’esterno della scuola facendo
squadra. Il prof non si rende conto di essere ormai il capo supremo
dell’organizzazione e si spinge oltre, pompa i suoi allievi senza
accorgersi delle debolezze di qualcuno potenzialmente pericoloso.
La forza del film sta proprio nel
dimostrare come sia facile instaurare una dittatura partendo magari
dalle piccole incazzature quotidiane di ognuno, formando gruppo per
sconfiggere le proprie debolezze e lasciarsi totalmente andare al
comando di un duce. Questo messaggio nel film è chiarissimo, è un
film che potrebbe essere proiettato nelle scuole: non annoia, non
dura molto. Forse tanti potenziali fascistelli, chissà, potrebbero
seguire un’altra strada.