Un aspetto molto importante e molto
trascurato comunemente è quello di far capire ai bambini dai 6 ai 10
anni cosa sono i numeri negativi. Questo ci occorre per renderci
conto di come il suono possa essere basso o alto, tenendo conto della
nostra “nota comoda”, cioè il tono di voce con cui di solito
parliamo e la possibilità di ottenere dei suoni più alti o più
bassi della stessa.
L’errore più comune di grandi e
piccini è quello di alzare i volume eseguendo una nota alta, un
errore tipico e sottovalutato visto che la dinamica nell’educazione
musicale viene presa in considerazione pochissimo.
A mio avviso capire la dinamica del
suono, lavorare sull’altezza delle note a volumi bassissimi, medi o
altissimi è importantissimo; credo che la dinamica sia una delle
sfumature più importanti del fare musica, forse sottovalutata per lo
spropositato uso di apparecchiature elettroniche e digitali
(amplificazioni, distorsioni, computer, etc.) da parte di
pseudo-musicanti che non hanno mai avuto a che fare con uno strumento
acustico o seriamente con la voce. Spesso la presunzione nasce dal
fatto che chi appartiene alle nuove musiche, alle nuove tendenze o
chi suona solamente il computer e non ha nessuna base musicale, crede
di rompere in questo modo col passato, ignorando che per rompere
veramente bisogna conoscere il nemico: cioè la teoria musicale e gli
strumenti acustici.
Ritorno al discorso principale…con
esempi vari che vanno dal termometro, alla differenza tra il
frigorifero e il congelatore, ad un disegno di un mare con un marcato
orizzonte ed il cielo, questi piccoli geni mi capiscono i numeri
negativi ed il vero significato dello zero.
Attenzione, il mio zero magari è
lievemente diverso da quello matematico perché il mio fine è capire
le altezze del suono, forse mi occupo più di acustica, ma consiglio
ai matematici di provare ad usare questo metodo musicale per i loro
scopi didattici.
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