un’intervista sulle nuove musiche. Di Alfredo Rastelli su Sands-zine la migliore webzine di "altremusiche" in Italia
una parte:
[…] Così nasce il Cantastorie
Sintetico, ‘uan men bend’ teorico-Siculo con velleità artistiche
contemporanee. Riprendo dei testi di canti tradizionali e ne faccio
quello che voglio, distruggendone il senso e la storia così da farli
rivivere. Un percorso individuale ed eticamente scorretto, che
rischia per provare a sopravvivere in un mondo di cattivo gusto e di
paura del diverso; si, perché le paure della società nei confronti
degli stranieri, delle diverse abitudini e culture sono uguali a
quello che la gente non vuole ascoltare e vedere. La paura è
generale e riguarda qualsiasi cosa nuova o diversa.
Questo lo
noto anche col fatto che mi è difficile proporre i miei concerti o
far ascoltare la mia musica; in Italia si ha un po’ il pallino del
genere: se appartieni all’elettronica piuttosto che alla musica
concreta o al folk o al free-jazz. Il fatto che io mischio di tutto
ed è difficile identificarmi in un sottogenere porta i miei
ascoltatori fuori strada e per la pigrizia che caratterizza la nostra
società i miei sforzi innovativi spesso non vengono apprezzati.
Capita spesso per superficialità che le persone non si impegnano
neanche un pochino per capire cosa vuol dire la tua musica.[…]
potete leggerla qui: http://www.sands-zine.com/articoli.php?id=2913#
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