L’ anno scorso Franco Leggio è morto
Sono cambiate tante cose, soprattutto nei rapporti di chi lo sente vicino. Ci sarà gente che organizzera dibattiti, buffet in suo onore, intellettuali parleranno di lui e qualcuno chiederà al sindaco di dedicargli una via.
Molti altri continuano a vivere ai margini, ai margini dell’anarchia: quella che non reclamizza e non vende niente, quella di tutti giorni che ti si butta in faccia per il troppo vento, che ti fa male perchè attorno a te ci sta il mondo vero, organizzato a modo suo e che ti esclude.
Gli altri sono pochi ma organizzati. Fanno i giornali, le magliette, gli adesivi, i libri, il caffè e sono i successori ufficiali del nostro compagno ormai morto; noi "gatti selvaggi", non veniamo considerati e ci fa pure piacere, però parlano di noi, scrivono i nostri nomi e cognomi sui giornali.
Ma allora siamo importanti? Il nostro disinteresse, la nostra non appartenenza è forse fastidiosa per qualcuno? Non mi interessa più niente voglio solo ricordare Franco Leggio l’antiorganizzatore, quello che l’anno prima di morire rileggeva Stirner…ciao
PS che cazzo, verso la metà di dicembre succedono sempre cose strane: da piazza fontana e pinelli, fino a ieri con gli arresti di genova…