questa è una cosa che circola in rete, uno scritto di Saramago (traduzione di Massimo Lafronza)che
parla di berlusconi e della situazione italiana.
Io lo trovo abbastanza offensivo e
superficiale, mi sembra il classico testo dell’intellettuale di
sinistra ‘so tutto io’ e ‘posso scrivere anche con il culetto’. Mi fa
innervosire sempre di più come giudicano dall’estero (io vivo
all’estero) gli italiani. I nostri amici del mondo sono tutti buoni e
seri, con dei governi di tutto rispetto e con un passato impeccabile.
Gli unici coglioni siamo gli italiani
(adesso che non c’è bush) perché non riusciamo a reagire e, anzi,
ci pieghiamo al potere di turno e alla nuova dittatura.
Mi sembrano tanti sadici che si
divertono a ridere di chi è messo peggio di loro, ma poi peggio
perchè? Forse sarkozy non racconta barzellette ma è anche lui un
bel fascio, per non parlare della merkel o del meno famoso primo
ministro portoghese sócrates.
Ci vogliamo mettere allo stesso livello
e parlare del passato fascista del portogallo? Saramago non ricorda
che nel suo paese la dittatura è durata dalla fine degli anni ’20
fino al ’74? In un paese di confine, stretto tra l’oceano e la spagna
franchista. Vogliamo scendere ancora più in basso e dire che la
dittatura in portogallo ed in spagna è durata molto più a lungo che
da noi?
Saramago scrive questo a proposito di
berlusconi:
E’ riuscito nell’impresa di
dividere il popolo italiano in due parti: quelli cui piacerebbe
essere come lui e quelli che già lo sono.