…diciamo che ho dato il blog in sub-affitto, mi faccio pagare un euro a lettore…
a parte gli scherzi, il nostro Antonio Strano (pseudonimo di un certo Angelo senz'ali), mi ha inviato un altro suo scritto da pubblicare; avevo anche pensato di dirgli di aprirsi un blog, ma l'idea di usare questo spazio collettivamente mi alletta molto. Vi ricordo comunque che sin dall'apertura di questo spazio speravo di coinvolgere altri compagni: accorrete numerosi.
buona lettura, NTo
di Antonio Strano
Due mesi fa a bologna ho assistito, per la prima volta, alla
perquisizione di persone della mia età, che avevo incontrato da poco e
che continuo a frequentare, scrissi alcune righe che voglio tirar fuori
adesso, allora mandai un pò di mail agli amici, allegando il testo, ora
me lo richiedono le prime pagine dei giornali: dopo il tormentone don
Gelmini, il Corriere e compagnia bella hanno tirato fuori il polverone
"contro" la legge Biagi: prima con la lettera di ringraziamento
dell'addetto stampa del presidente Napolitano, che ringrazia Beppe
Grillo, questo pappone che si spaccia per paladino dei "consumatori" e
dei lavoratori, con piscina a casa e fatturati da multinazionale (come
altri "martiri" come lui: Santoro, Luttazzi, Paolo Rossi, Guzzanti,
Travaglio ecc.); poi con la battuta di Caruso, un altro finto martire,
il vomito mi viene dal profondo quando penso a quelli come i ragazzi di Bologna, accusati di…attaccare Biagi e di prendersi
accuse inconcepibili, mentre i "martiri" si fanno belli e si prendono i
grazie e le prime pagine…Leggete e meditate
Il documento era stato trovato
all’Università
Opuscolo anti-Biagi
Anarchici perquisiti
Paola Cascella, Alessandro Cori
(giornalisti)
La Repubblica. Bologna cronaca,
venerdì, 1 giugno 2007
Fiero di essere fuorilegge, con
un A cerchiata, è la foto dell’articolo, una scritta a spray
rosso su un muro di una città qualsiasi, il pezzo di muro
visibile è troppo piccolo per identificare la zona o il nome
della via…
(Al) la mia generazione
“Anarco insurrezionalisti” e
“animalisti radicali” (le virgolette le ho messe io, forse
potevano metterle loro però! Loro gli autori del testo
intendo!), inizia così l’articolo. Le virgolette andrebbero
messe ogni qualvolta usiamo un termine, tipo “barbari”, che
significa straniero, all’origine, e che molti usano (molti
“scrittori”, “giornalisti”, “storici” e persino
antropologi!) per indicare atti e persone malvagie, in sé e
per sé, ma com’è possibile? Che i barbari, in quanto
stranieri, siano tutti e in toto e dalla nascita, con un marchio
scritto in fronte: sanguinari, debosciati, violenti, cioè
passano il tempo a scannarsi fra di loro e a scannare i primi che
incontrano? (vedi e leggi, a tal proposito, qualche passaggio del
libro Barbari, di Crisso e Odoteo, NN edizioni, Torino).
Quindi: “anarco insurrezionalisti”:
che vuol dire? Io fino al 2001 pensavo fosse una invenzione dei
giornalisti, poi…Vabè, poi ho capito, che c’era qualcosa
di vero dietro quella parola (vedi processo “Ros Marini”,
digitando su google magari…)
“Fuori luogo” lo hanno messo tra
virgolette, “un Centro di documentazione dell’area antagonista”
(anti CPT, anti 41 bis)…Ecco, ci risiamo, prima parliamo di
soggetti specifici, “anarco insurrezionasti” e “animalisti
radicali”, senza specificare e senza virgolette, poi si torna nel
vago, generico e…”antagonista” (anti CPT, anti
41 bis)..Qualcosa di vero c’è…nella parentesi!: basta
essere “anti CPT e anti 41” bis per meritare le accuse di
“Associazione finalizzata a terrorismo ed eversione dell’ordine
democratico” (per capirci qualcosa in più occorrerebbe
“studiarsi” il “pacchetto” Pisanu, la legge del 31 luglio
2005, per la precisione, sì, quella che impone la schedatura
per connettersi in un internetpoint, e per telefonare, in un phone
center, sì, vabè, lo so che a uno sguardo “distratto”
può sembrare normale questa schedatura, siamo tutti
“terroristi” no?, o tutti americani, come dicevamo dopo l’11
settembre?…)
Per rendersi conto di ciò che
significa, dal 2005, ma anche da qualche anno prima, essere accusati
di “associazione sovversiva” (art. 270 bis del C.P.) è
illuminante la vicenda di cui trovate notizia digitando su google
“Nottetempo”, o più precisamente, “Operazione
Nottetempo”…Bisognerebbe leggere attentamente le circa quaranta
pagine, e magari una decina, quelle iniziali più o meno, dove
si scopre che le accuse sono rivolte a atti che mirano a difendere i
mapuche da Benetton, le vite di scarto (Baumann) a fuggire dai CPT
anche definiti lagers…
Questo
scritto
Questo scritto lo rivolgo a quella
parte di me “dormiente”, a quella parte della mia storia
generazionale, certo, non posso essere troppo generico, quindi mi
rivolgo agli amici “equi e solidali”, “attenti” ai vari sud
del mondo, con cui, in parte, “sono cresciuto”… Quando, invece,
c’è da sapere “dove”, dietro casa, o dentro casa, o
dentro se stessi, la repressione militargiudiziaria si accanisce,
ecco che allora prevale la tendenza a rifugiarsi negli orticelli
(simbolici e materiali, bioequolocali e filoterzomondisti),
rinforzando, a mio avviso, una depressione latente e strisciante, nel
senso di rimozione della memoria storica e profonda di ognuno di noi,
e dalla perdita o trascuratezza della memoria, cari miei, solo
l’addormentamento dei neuroni può conseguirne, con l’abuso
(“normale?”) di canne e di attività frenetiche (anche se
“buone”), di “incontri” con psicologi, psichiatri e sacerdoti
vari…il risultato della memoria perduta (e della negazione di
questa perdita) non può essere altro che la superficialità
travestita da “impegno”, sociale e culturale, per abbassare la
soglia dell’ansia….Questo vuol essere un grido di allarme, in
occasione dell’ennesimo colpo (di mano? Di stato?) contro coetanei
che per avere distribuito un opuscolo su Marco Biagi in cui si
diceva, tra l’altro, che “le sue responsabilità rimangono
e ci pare scontato che certe responsabilità prima o poi si
debbano pagare”, ecco, per queste e altre parole, il PM Giovagnoli
ha detto che “si tratta di istigazione e apologia di attentato
terroristico e associazione finalizzate a terrorismo ed eversione
dell’ordine democratico”. Qualcuno dirà “esageraato!”,
qualcuno dirà che questi ragazzi sono dei “coglioni” ( mi
è capitato, mi è capitato…) E lo dirà chi ha
la loro stessa età, stesso desiderio (represso) di uscire dal
tunnel delle droghe invisibili e quotidiane di cui si parlava prima..
Non so se c’entra molto, ma mi premeva esprimere un giudizio su un articolo-intervista letto oggi su Liberazione (1/09/07), rigurda la III edizione di Bella Ciao, festival curato e diretto da Ascanio Celestini. Si fa un gran parlar e scrivere ultimamente su Ascanio Celestini. Io avevo fiutato già tempo fa che troppa visibilità alla sostanza bene non fa. Andai anche alla I edizione, due anni fa, di Bella Ciao, a vedere Mario Perrotta, il monologo sui minatori italiani in Belgio. Poi contattai e rividi Celestini. Mi disse che potevo mandargli materiale come proposta per le successive edizioni del Festival. Per l’anno dopo lo contattai in ritardo, per quest’anno lo contattai in tempo e mi disse di spedire il materiale. Dopo qualche mese mi disse gentilmente che quest’anno avrebbe dato spazio solo a cinque compegnie curate da altrettanti critici. Per capire meglio quel che dirò adesso devo premettere che gli avevo mandato un dvd con un mio spettacolo di cantastorie registrato a Catania un anno e mezzo fa, in teatro. Prestazione non grandiosa ma bastava a dare un’idea. Guarda caso sull’articolo-intervista di Liberazione leggo che, sì, cinque compagnie saranno seguite da altrettanti critici, ma ci saranno altri spettacoli, anzi, molto spazio sarà dato alla musica, che Celestini indica come “forma di comunicazione immediata e semplice” (non per dire, ma un dvd di un giovane cantastorie e cantautore cos’è? Teatro o musica?). vabè, a parte la pubblicità di striscio del prossimo cd di Celestini che uscirà a ottobre, dal titolo “Parole sante”, mi ha colpito, se non ferito e offeso, la falsità di Celestini, che con quest’aria da (ex) ragazzo di borgata, te la mette in quel posto con la vasellina, non è un caso (ma questa mi sembra troppo dietrologica come battuta!) che pubblichi con Donzelli, case editri che fa capo ai campioni della vasellina, cioè i DS, non mi stupirei di sapere che Celestini vota (e fa votare?) per loro…
Niente, un’altra botta, che butta giù quei dubbi che ti rimangono circa uomini dello spettacolo camuffati da autentici e nuovi, non è per dire ma fra gli artisti ospitati da Bella Ciao, ci saranno, oltre a gente con un certo spessore come Mario Perrotta (ci ho avuto a che fare e mi è sembrato più sincero di Celestini, infatti ha meno visibilità editoriale e mediatica, o anche questa è una mia forzatura?), anche gente con uno spessore…di Andrea Rivera, che rispetto a Perrotta (ho visto Rivera a Gubbio l’anno scorso e l’ho sentito cantare, spessore poco, prevedibilità tanta), ma lasciamo perdere, tutto fa brodo, anche le “facili uscite” mediatiche dei primi maggio pseudoanticlericali….A presto Antonio Strano