ARTE e RIVOLUZIONE: la consapevolezza del proprio corpo per la rivoluzione

Inizio pubblicando dei miei appunti su DEMETRIO STRATOS. Circa un anno fa, durante un cineforum nel collettivo dove militavo, proposi un dibattitto sul tema "arte e rivoluzione", mi ero anche sbobinato le parti più interessanti del video "cantare la voce" di Stratos…ho già scritto troppo, iniziate a leggere e alla prossima. 

 

ABOLIRE LA PAROLA

perchè ci schiavizza in un discorso stilistico.

Per farla finita col giudizio di dio di antonin artaud (reintepretata da demetri stratos)

– Artaud, primo esempio di ricerca vocale in occidente. Per farla finita col giudizio di dio

(reintepretata da demetri stratos)

 

– Artaud, primo esempio di ricerca vocale in occidente. Per farla finita col giudizio di dio, preparata per la radio francese fu censurata per l'argomento trattato (uscì post morte); artaud veniva da circa 7 anni di manicomio ed elettroshock

– Carmelo Bene anch'esso figlio illegittimo di artaud, sviluppo la sua ricerca da un punto di vista teatrale: l'uso della voce e del corpo ma anche delle nuove tecniche di amplificazione.

La differenza tra Bene e Stratos? Forse due ricercatori complementari: uno del suono e l'altro del corpo.

Diplofonie e futuro.

In Tibet i monaci inconsapevolmente producono due suoni contemporaneamente (diplofonia), in India i maestri per complimentarsi con gli strumentisti dicono "suoni lo strumento come una voce". Ambedue gli esempi ci servono per capire la totale differenza tra la cultura musicale occidentale ed orientale; nella nostra, la voce è sempre stata relegata all'interno di uno stile, di una tecnica ferrea ed indiscutibile. Anche nel secolo scorso le ricerche musicali non hanno tenuto conto delle potenzialità della voce.

Artaud come Bene e Stratos son state delle singolari figure, considerate marginali per le loro ricerche sottovalutate (Artaud fu anche scacciato dal movimento surrealista).

Utilità

Una scoperta vocale è utile ai bambini, psichiatri, foniatri, logopedisti, folli, casalinghe

Perchè questa ricerca vocale? "sganciare la voce dalle sue ipoteche espressionistiche". Gli esercizi al limite del linguaggio sono liberatori, bisogna scovare i limiti del corpo e dell'uomo. 

Studio dei suoni intermedi (esempio) passando dalla consonante N alla L si ascolterà un suono intermedio, un armonico(suoni armonici, quelli che hanno una frequenza multipla di quella fondamentale). Cosa sono gli "armonici"? Sono note che vengono emesse assieme alla nota principale ma che vengono come "coperte" o "inglobate" nel suono della nota principale, sono considerate dei sotto-suoni e sono importantissime per la definizione del nostro mondo sonoro. Noi non ci accorgiamo coscientemente della loro presenza, ma ce ne accorgiamo nell'abbinare altre note. Le note che "stanno bene" (cioè che non creano contrasto) assieme alla nota che suoniamo sono in realtà gia presenti a livello di "armonici" nella vibrazione della nota principale. Come può accadere ciò? E’ un fenomeno naturale che si compie quando un corpo (una corda, un metallo eccetera) vibra. Immaginiamo una corda di chitarra che vibra: essa non vibra avanti e indietro spostandosi per intero ogni volta…essa vibra COME UNA FRUSTA. Cioè la vibrazione più ampia è accompagnata da tante vibrazioni di minore ampiezza prima e dopo la vibrazione più ampia. Queste vibrazioni minori (proporzionali come grandezza alla vibrazione principale) creano dei micro-suoni non direttamente sentiti chiamati "armonici". Immaginate, ripeto, una frusta in movimento per visualizzare il fenomeno. E' difficile descriverlo solo a parole.

Triplofonie

Una voce vettoriale + due armonici (formazione dell'accordo). Stratos riusciva a produrre vere e proprie orchestrazioni.

A proposito della cultura orale "noi tutti veniamo al mondo con la cultura orale, sentiamo grida, voci. La cultura scolastica uccide: la memoria muore nella calligrafia"

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9 risposte a ARTE e RIVOLUZIONE: la consapevolezza del proprio corpo per la rivoluzione

  1. arte scrive:

    ma questo è spam!
    cancello l’ultimo dei due commenti e ti lascio il primo

  2. Meister Atman scrive:

    benvenuti, credetemi, qui tutto esiste.

  3. arte scrive:

    grazie nicola
    non conosco questo bruno de franceschi.
    io sono un po’ restio a consigliare il laboratori vocali, perchè penso che la voce sia una cosa molto interiore e e si può arrivare ad “essere consapevoli” del proprio corpo per altre vie. ad esempio studiando bene uno strumento e l’armonia, studiando in modo tradizionale teatro…insomma venendo da altre esperienze come anche il canto classico.
    credo che tutto quello che viene dopo sia veramente personale e questo è il bello: avere svariati artisti che hanno scoperto il proprio corpo con un percorso personale, così che l’uso della voce e degli organi sia assolutamente unico.

  4. Nicola scrive:

    io consiglio per chi è appassionato di questo tipo di ricerche sulla voce il laboratorio con Bruno de Franceschi.

  5. nto scrive:

    renato volevo contattarti ma non so come fare

  6. renato scrive:

    terrò un laboratorio a fine novembre.di dove sei? renato

  7. nto scrive:

    ciao
    secondo me dovresti continiuare da solo, poi molti laboratori sono dei pacchi (=sole, bidoni), molti li organizzano solamente per soldi senza avere competenze valide.
    stratos era unico, secondo me ha studiato ascoltando i monaci buddisti, i canti dei mongoli, magari j.cage…questo per dire che a mio avviso sei sulla buona strada se riesci a fare delle triplofonie!

    io conduco quando mi capita (visto che nessuno è disposto a pagare degli sconosciuti magari competenti ma non famosi) dei laboratori, non sull’uso della voce ma sul futuro della musica contemporanea (magari ti spiego in privato). il mio percorso si è sviluppato soprattutto con i miei studi personali più intimi, maestri buoni ne ho avuti ma servono solo da spunto per andare oltre.

    NB
    contattami in privato per scambio di materiale, progetti, lavori vari. la mia email la trovi dal sito linkato sulla destra della finestra sotto la voce “conflitto d’interessi”.

  8. Ciro Carlo Fico scrive:

    ..gentilissimo,
    il mio nome è Ciro Carlo Fico e sono un attore che da un pò di tempo ha scoperto di avere preddisposioni particolari allo sviluppo della voce!..inutile dirti che il mio incontro con Stratos qualche anno fà è stato il motore che mi ha spinto ad iniziare le dovute ricerche!Con molta fatica e dedizione, sono così riuscito ad ottenere discreti risultati: diplofonie, triplofonie e suoni di altro genere!
    Da autodidatta però, sono arrivato ad un punto morto!Vorrei per questo cercare di contattare qualcuno che mi possa aiutare a proseguire ed approfondire le mie ricerche!
    Mi puoi aiutare?Conosci qualcuno che tiene laboratori in merito?
    Ti ringrazio a priori e ti auguro buon lavoro!

  9. i. scrive:

    Ciao nto,
    il tuo blog è davvero interessante.
    Mi sono pure un po’ scioccata quando ho ricevuto l’ email con il link del blog e ti ho sentito in assoluta sintonia con i miei pensieri di questo periodo.
    Proprio in questi giorni (e fino al giorno prima!) ho riascoltato Stratos e gli Area e pensato al suo uso della voce finchè in una serata casalinga dove eravamo solo “io e i.” ho “imbracciato” la chitarra (per dirla alla Stratos) e ho cominciato a sparare su qualsiasi canzone finchè per la prima volta e in modo così improvviso che un po’ mi ha spaventata ho cominciato a emettere proprio delle diplofonie. La sensazione era sorprendente e meravigliosa. Mai come quella sera avevo avuto tanta padronanza e consapevolezza della mia voce, del mio corpo e soprattutto di me. Non so come sia successo, non conosco le tecniche tibetane, ma credo proprio di poterlo rifare. In quel momento stavo facendo a pezzi una banalissima “blue moon” e ti do perfettamente ragione quando dici che tutti ma proprio tutti (casalinghe,carnezzieri e naviganti in genere) dovrebbero fare della propria voce e del proprio corpo un gesto rivoluzionario ovunque essi siano e soprattutto a prescindere dall’etichetta di “artista” che molti indossano. Ci sono migliaia di corpi e di voci che si muovono in direzioni molto più rivoluzionarie di quanto fanno alcuni sedicenti “artisti”; non che io voglia togliere nulla a quest’ultimi ma a parte pochisiime eccezioni ed esempio come D.Stratos e C.Bene, raramente trovo dello “straordinario”. Anzi sono convinta che lo straordinario (a meno che non si parli di fare qualche ora in più al lavoro per arrotondare facendosi sfruttare) non sia mai esistito. Ma questo è un altro punto e ancora non ce l’ho molto chiaro.
    Dimmi come faccio a iscrivermi al tuo blog e …che si dia inizio alla discussione!!!
    Baci, i

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