Non conoscevo questo gruppo di nord Europei di sellaband.com che si prefiggono di “abbattere le barriere dell''industria musicale”. Il primo impatto ti incuriosisce, ti vien voglia di sapere qualcosa in più su un argomento che ti sta a cuore.
Sfoglio un articolo dedicato a Sellaband: – lo scorso anno l'inventore del progetto, ha deciso di puntare tutto su questo concetto di "rivoluzione musicale dal basso". Il progetto funziona con un meccanismo semplicissimo: artisti solisti e gruppi musicali possono iscriversi gratuitamente alla community, creare il proprio profilo e caricare i propri brani da fare ascoltare ai potenziali fans. I quali, dal canto loro, hanno l'opportunità di diventare i produttori della band preferita, investendo quote a partire da un minimo di 10 dollari. –
Quasi mi si chiarisce un dubbio, quello della diversità di intendere l'autoproduzione: chi la intende assolutamente libera da ogni mercato, credendo che starne fuori e non pensare la musica come merce da vendere, sia l'unica alternativa o chi intende crearsi un mercato parallelo, antagonista a quello ufficiale, più piccolo e fatto da tutti quelli che non vogliono o non riescono a sfondare in quello dominante.
Anche in Italia, si ragiona in questo modo. La piccola differenza sta nel fatto che a noi italiani ci piace nasconderci o apparire indecisi sulle scelte riguardanti magari un futuro che mai verrà; ad esempio, si usano alcuni circuiti come trampolino per poi passare nel mercato ufficiale, si giustificano quei musicisti divenuti famosi per il loro antico percorso di compagni: un po' come succede in quei simpatici Centri Sociali non più occupati, dove magari entrano pure i finanziamenti pubblici ma sui manifesti delle iniziative vedi scritto ancora “C.S.O.A.”.
Al riguardo, mi è stato una volta spiegato che è giusto ricordare le origini di uno spazio, magari occupato con lo spirito giusto, ma dopo quindici anni si diventa vecchi stanchi, si rimane in pochi e si conducono troppe e disparate iniziative; succede allora che si ha qualche amico a rifognazione (lo stesso che ti fa sapere che stanno per arrivare le denunce, visto che gli sbirri della digos lo rispettano come funzionario di un partito dello stato democratico) che fa arrivare i finanziamenti per aggiustare il tetto o arrivano gli sbirri a sfasciare tutto per poi chiedere al sindaco “perdono”…………………..scusate, ho divagato troppo.
Sempre dall'articolo: – l'obiettivo è di raggiungere quota 50.000 per far registrare al gruppo prescelto un intero album presso uno studio professionale, con un produttore di grido. Trovare i finanziatori sembra la parte più difficile. In realtà non lo è: bastano cinquemila ascoltatori che credano nella band e acquistino "azioni musicali" da 10 dollari ciascuna. Raggiunto l'obiettivo, i 5000 fans che hanno sostenuto il progetto riceveranno un CD in edizione limitata con il disco del proprio artista preferito, a cui saranno legati anche da un rapporto economico. Una volta inciso l'album, le canzoni del gruppo potranno essere scaricate gratuitamente dal portale Sellaband, ma saranno vendute per ogni altro scopo (pubblicità, sigle di trasmissioni, colonne sonore) e i proventi verranno equamente divisi in tre parti: una finirà in tasca all'artista, una a Sellaband ed una ai fans che hanno sponsorizzato la registrazione. –
Avremo tutti la possibilità di diventare imprenditori, non solo di noi stessi, potremo anche dire un giorno di aver scoperto un nuovo gruppo musicale e di averlo prodotto. Allora risalire dal basso all'alto non sarà poi tanto difficile, basterà arrivare a 50.000 dollari! Comunque, avremo sempre in testa il potere: il potere da invidiare, da sopraffare, quello che una volta abbattuto si ha già pronta l'alternativa.
Si ragiona così, quasi nessuno sogna la libertà di distruggere tutto solo e per il semplice gusto di non avere più niente, di non organizzarsi prima del cambiamento in modo che il mondo nuovo sia da subito operativamente distrutto.
L'organizzazione vien da se non ci pensate tanto: organizzare la futura organizzazione, passare ore e ore a inventarsi il mondo libero vi ingabbia.
Questo per quanto riguarda l'alternativa musicale, fino a quando avrà un riferimento al meccanismo dominante. Meglio non pensare ad alternative, meglio andare ancora controcorrente verso la strada che non esiste.