Facebook in pratica

Facebook ormai è utilizzato
praticamente da quasi tutti. Chi non ne può fare a meno, chi lo
guarda una volta a settimana, chi tutto il giorno tiene una pagina
del browser aperta, solo in pochi non ne hanno subito il “fascino”.

Ma vediamo in pratica cos’è e perché
assuefà la gente con la sua invadenza e “scostumatezza”.

Fino a pochi mesi fa non era ancora
così popolare. Qualcuno si sarà accorto cercando gli amici
registrati in facebook dal proprio account di posta gmail, quanti
amici in più registrati col passare dei mesi. In facebook è
realmente possibile trovare i compagni di scuola, gli amici
d’infanzia, i colleghi dell’università, gente che realmente conosci
ma non hai avuto mai il loro indirizzo email. Insomma, un modo non
invasivo di contattare qualcuno (anche non avendone necessità) senza
avere il suo recapito, senza aver chiesto a nessuno di passarti un
numero di telefono o una mail.

Al di là dei pregiudizi più o meno
sensati sul controllo che questi social network hanno sugli iscritti,
inizialmente facebook non era poi tanto male come mezzo di
comunicazione con persone lontane, come fonte di ricerca appunto di
vecchi amici e parenti o fidanzati/e.

Effetto myspace

Il maggiore problema, a mio avviso, di
questo popolare social network è la gestione degli amici. Si tende
adesso, un po’ all’americana, di avere una moltitudine di amici,
amici di amici, gente che non si sa proprio chi sia. Io chiamerei
questo “effetto myspace”, quello che i musicisti iscritti a
myspace utilizzano per farsi pubblicità, avendo mille e più amici.

Perché facebook è diverso e perché
non conviene intenderlo come myspace?

In myspace gli amici possono solamente
inviare dei commenti sul tuo profilo, tu decidi se moderare,
scegliendo quelli che vuoi pubblicare; possono mandarti dei messaggi
privati e niente più.

In facebook gli amici possono fare
praticamente tutto, incluso taggarti in album più o meno fotografici
o condividere con te un gruppo dove ci sono iscritte persone che
nella realtà non frequenteresti manco pagato. Faccio un esempio
pratico…

Un amico mi invita a iscrivermi ad un
gruppo che per via del mio lavoro potrebbe interessarmi ed anche
essermi utile. Io mi iscrivo e si iscrive altra gente, queste persone
a loro volta ne inviteranno delle altre e altre ancora.

In questo gruppo tutti avremo la
possibilità di segnalare link, inserire foto e video.

Un giorno apro la pagina del gruppo e
vedo che un tizio ha pubblicato una foto da un album privato di un
suo amico che l’ha condivisa con lui (non posso spiegare, questa è
la perversione incatenante di facebook e l’invadenza che dicevo
prima), clicco sulla foto per vedere bene di cosa si tratta e leggo
che è stata scattata durante un’iniziativa di gente che mai
frequenterei: persone di estrema destra!

Per curiosità clicco sul link
dell’album a cui la foto appartiene, ho la conferma: tutte persone
raccomandabili, mi sono trovato in un gruppo dove anche i fascisti
postano foto e magari un giorno mi manderanno pure un messaggio.

Come rimediare?

Per me è stato
molto semplice perché ho potuto spiegare di presenza tutto al mio
amico, quello che mi aveva invitato e.mi sono cancellato dal gruppo.

Inoltre preferisco
utilizzare pochissimo facebook, sia per il tempo perso ma soprattutto
per evitare di trovarmi ad avere a che fare con gentaglia.

Non so, vivendo
all’estero e volendo scrivere ad amici (realmente amici) e parenti
lontani, lo trovo molto utile; la chat l’ho disabilitata, perché c’è
sempre qualcuno pronto a contattarti.

Quasi ogni giorno
mi arriva la richiesta di qualcuno che vuole diventare mio amico,
vado sempre a vedere chi è anche perché non ricordo i nomi della
gente. Mi esce giornalmente sempre una tipologia di persona diversa:
giovane-anziano, maschio-femmina, amico di amici e non…

Personalmente se
non conosco un minimo, almeno di nome (e un po’ di più) la persona
che mi contatta, non l’aggiungo tra gli amici. Faccio delle eccezioni
solamente con contatti che reputo possano essermi utili per il
lavoro.

Conclusioni

Vi racconto
solamente degli amici spammoni, gli amici del tuo contatto che
chiedono l’amicizia a tutti i tuoi amici a loro sconosciuti.

Un tipo ad esempio
che ho conosciuto per una collaborazione musicale online circa tre
mesi fa, adesso è amico di almeno trenta miei amici e di trenta
amici dei miei amici, in questo preciso momento ha 815 amici! In un
certo senso questo mi imbarazza, qualcuno mi ha anche chiesto -ma
questo chi cazzo è?-

ed io rispondo -ma
io che c’entro?-

Giocare con questi
social network è una perdita di tempo. Per il lavoro che faccio mi
tengo l’account e resto iscritto in alcuni gruppi “tecnici” e
specifici, per il resto preferivo i tempi del web 1.0 con le
mailinglist, i forum e i gruppi di discussione.

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